Nell’estate 2016 Abbiamo presentato il libro “La Pedagogia di don Gallo” al Festival dell’autobiografia di Anghiari. Ciò mi induce alcune riflessioni.
Molti tra coloro che hanno vissuto nella Comunità di San Benedetto al porto fondata da don Gallo, continuano a portare con sé quell’esperienza di relazionalità e di convivenza entusiasmante e sofferta. Personalmente, dopo circa 30 anni, ho sentito il bisogno di ripercorrere il filo di quel pezzo di storia personale e collettiva per riconnetterlo alle sue radici teoriche più forti.
Anche per questo motivo è nato il libro “La pedagogia di don Gallo” che abbiamo presentato al Festival della Libera Università dell’Autobiografia.
Talvolta fare autobiografia significa persino mettere sottovoce gli episodi della propria vicenda personale per andare alla riscoperta dei valori, delle teorie, delle impostazioni e delle prassi che hanno guidato i nostri passi e i nostri gesti.
Da operatore di Bilancio di Competenze posso dire che fare autobiografia significa spesso mettere ordine nei propri cassetti e, così facendo, costruire o ricostruire senso e valore. Così è stato anche per me nello scrivere questo libro.